Il riscaldamento dell’oceano è un fenomeno di cui si sente parlare sempre più spesso e che ha molteplici implicazioni sulla vita dell’uomo e la società in senso più ampio. L’oceano è infatti una componente essenziale del sistema Terra per il ruolo che svolge nel modularne il clima e il bilancio energetico. Il nostro pianeta riceve energia sotto forma di radiazione solare, la quale viene in parte assorbita e in parte riemessa dalla superficie. L’oceano ne assorbe circa il 90% sotto forma di calore, mentre atmosfera, continenti, ghiacciai e calotte polari assorbono il rimanente 10%.
Questo processo mantiene il clima in un equilibrio caratterizzato da una propria variabilità interna, ma che è anche soggetto a perturbazioni esterne, sia di origine naturale, come l’attività vulcanica, sia di origine antropica, come l’utilizzo dei combustibili fossili. La combustione libera in atmosfera gas serra, tra cui anidride carbonica e metano, che intrappolano parte dell’energia riemessa dalla Terra. Ciò determina un aumento generale delle temperature, un progressivo scioglimento dei ghiacciai e una riduzione delle calotte polari.
Le principali conseguenze a cui andiamo incontro sono l’aumento del livello del mare, per effetto combinato di espansione termica e apporto di acqua dallo scioglimento dei ghiacci, e l’alterazione del ciclo idrologico. L’innalzamento dei mari minaccia coloro i quali vivono vicino alla costa – e non sono pochi, circa il 28% della popolazione mondiale – le relative città e attività economiche. L’alterazione del ciclo idrologico provoca eventi metereologici estremi di maggiore intensità e, si ipotizza, anche più frequenti.
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