La corsa all’oro in Indonesia, sulle isole di Lombok e Sumbawa occidentale, è un fenomeno abbastanza recente. Dina, un contadino di Lombok di 28 anni che oggi fa il minatore, racconta: «Prima del 2009, le persone nella zona di Monte Prabu erano tutti agricoltori o lavoratori a giornata nell’edilizia e nel piccolo commercio. Intorno al 2008, alcuni connazionali da Giava e dal Kalimantan sono venuti qui per insegnarci come estrarre l’oro dal suolo e dalle rocce. Da allora tutti hanno voluto diventare minatori».
Il motivo è molto semplice: il reddito medio, per una giornata di lavoro di un contadino o di un pescatore, è di circa 10.000 Rupie Indonesiane (circa 0,6 Euro), mentre per l’attività artigianale di estrazione dell’oro, il reddito giornaliero pro capite sale a 50.000 e può arrivare fino a 100.000 Rupie Indonesiane (tra 3 Euro e 6 Euro circa). L’estrazione artigianale dell’oro, però, rilascia nell’ambiente quantità pericolose di mercurio.
Nel 2008/2009, la quantità di oro che si poteva ricavare da un sacco da 30 kg di suolo era pari a 10-20 grammi; ma già nel 2014 era scesa a meno di un grammo per sacco. La situazione economica generale di molti villaggi subì un duro colpo: gli abitanti, rapiti dall’abbondante e facile ricchezza dei primi anni di attività non avevano messo da parte i risparmi né avevano investito i loro guadagni, anzi, avevano speso tutto in beni di consumo come motorini, gioielli o prodotti hi-tech. «Quando non ci sarà più terra da cui estrarre l’oro, tornerò a fare il contadino», afferma Dina. Così, a partire dalla metà del decennio, molti minatori di Lombok hanno iniziato a migrare verso il villaggio di Taliwang sull’isola di Sumbawa occidentale, a sole 2 ore di traghetto, contribuendo all’espansione del fenomeno, con le stesse modalità con cui era arrivato sull’isola di Lombok.
Secondo un monitoraggio del 2017, in tutto l’arcipelago Indonesiano i siti di estrazione artigianale dell’oro (ASGM) sono 1200, localizzati in 30 province (su un totale di 34, in tutto il Paese). Il numero di minatori coinvolti supera il milione di persone, senza contare donne e bambini che spesso lavorano in attività correlate e sono ugualmente esposti alla contaminazione da mercurio.
Un sito di estrazione artigianale dell’oro, bonificato dal proprietario del terreno, è in fase di chiusura dopo essere stato scavato illegalmente dai minatori dei villaggi circostanti per più di quattro anni. Le piccole capanne, ricoperte di teloni cerati blu, nascondono l’ingresso delle gallerie. Monte Prabu, Lombok, Indonesia, 2014.
Dina, 28 anni, si accende una sigaretta seduto davanti a un negozio di alimentari dopo una giornata di lavoro passata a estrarre oro dal suolo accumulato dietro alle sue spalle. Da cinque anni ha smesso di lavorare come contadino ed è diventato un minatore. Mount Prabu, Lombok, Indonesia, 2014.
L’estrazione artigianale dell’oro non solo cambia radicalmente l’economia di una regione, ma modifica profondamente anche l’ambiente: le colline nella provincia di Sekotong sono indebolite dalle centinaia di tunnel scavati a mani nude che permettono ad un solo uomo alla volta di avanzare a carponi. I cunicoli sono stati scavati dai minatori, ex contadini senza alcuna conoscenza di tecnica estrattiva, e formano una fitta rete di cavità responsabili del crollo di porzioni della montagna che spesso inghiotte decine di vite degli uomini-talpa.
L’estrazione dell’oro con mercurio avviene in tamburi rotanti, ognuno dei quali può macinare 5 kg di terreno con 100 grammi di mercurio liquido e acqua. Di solito la famiglia del minatore esegue 2-3 cicli di estrazione al giorno, utilizzando lo stesso mercurio per più estrazioni. Ma nell’arco di una settimana quei 100 grammi di mercurio liquido spariscono in aria, acqua e suolo circostante. Secondo uno studio del 2017, ogni anno l’Indonesia rilascia nell’ambiente 380.000 kg di mercurio, il 41% dei quali in forma gassosa in atmosfera.
I reflui contenenti mercurio e cianuri (da impianti che estraggono l’oro più fine con il processo della cianidizzazione) sono scaricati ovunque. Ma il mercurio si bio-accumula negli organismi viventi, provocando danni al il sistema nervoso. Nei casi più gravi si può giungere fino alla demenza. Per questo motivo, la gente di Lombok ha iniziato a parlare di oro del diavolo: una volta entrati nel redditizio sistema economico dell’estrazione artigianale, i minatori impazziscono letteralmente per trovare l’oro.