Consapevoli che, in un certo senso, i torrenti parlano, i ricercatori dell’Università di Bolzano hanno messo a punto degli strumenti per ascoltarli e per interpretarne il linguaggio, che sicuramente è diverso da quello umano.
E così, attraverso il suono dei sedimenti e il loro movimento nel letto dei torrenti, si può ascoltare lo scioglimento di ghiacciaio della Val di Solda oppure si possono mettere a punto dei sistemi di allerta precoce per ridurre il rischio idrogeologico nella Val Gadria. Questo è quello che hanno fatto Francesco Comiti e Velio Coviello dell’ateneo di Bolzano.