I gorilla sono animali molto pacifici: sono soprannominati “giganti gentili”, a dispetto di quanto possano far pensare le dimensioni e qualche dimostrazione di forza bruta.
«In realtà lo abbiamo sempre sospettato, ma adesso ne abbiamo le prove: con il chest beat i gorilla non possono mentire sulla propria taglia» ci racconta la primatologa Veronica Vecellio, che dal 2005 ha raccolto l’eredità della “Trimates” tanto da essere soprannominata “la Dian Fossey italiana”. «Nel chest beat la potenza del suono è commisurata alle dimensioni. Ed essere grossi per i gorilla è un bel vantaggio: le dimensioni corporee riflettono le capacità competitive o di combattimento. Cioè le femmine sono attratte dai maschi più grandi, che riescono anche a tenere a bada potenziali rivali. I maschi dominanti, infatti, hanno un arduo compito: devono proteggere il gruppo, specialmente i piccoli. Inoltre il suono del chest beat si sente fino a un chilometro di distanza, perciò i gorilla possono capire con chi hanno a che fare da molto lontano. Questo segnale aiuta quindi i maschi a decidere se vale la pena intraprendere un combattimento o se è meglio ritirarsi, senza arrivare allo scontro fisico, cosa che per la verità avviene molto raramente» continua Vecellio. «I gorilla infatti sono animali molto pacifici: sono soprannominati “giganti gentili”, a dispetto di quanto possano far pensare le dimensioni e qualche dimostrazione di forza bruta».
Dimostrazioni di forza
Mediazioni tra gorilla
Quando apprezzano particolarmente quello che stanno mangiando, i gorilla intonano una specie di coro.
Dei circa 1000 gorilla di montagna rimasti al mondo, divisi tra Uganda e Ruanda, sul massiccio dei Virunga, il Gorilla Fund monitora una popolazione di 120 individui, che ogni tanto si mettono a “cantare”. «Succede quando apprezzano particolarmente quello che stanno mangiando in quel momento, per cui intonano una specie di coro in cui più individui del gruppo cominciano a emettere suoni di apprezzamento del cibo, ognuno con toni alti e bassi. Una sorta di “mmmh… che buono!” collettivo. È una meraviglia quando cantano! E poi i gorilla ridono tantissimo! Durante il gioco i più giovani si rincorrono, si fanno il solletico e si mordicchiano, e contemporaneamente ridono. È decisamente la mia vocalizzazione preferita, questa» racconta Vecellio, che però ci ricorda che esistono anche delle “sonore sgridate”. Nelle situazioni di conflitto i gorilla emettono un pit grunt, una sorta di grugnito. «Se un gorilla fa il pig grunt a un altro, vuol dire che non è affatto contento di quello che sta succedendo e lo mette in guardia: sono situazioni di conflitto medio. Ma questo segnale viene anche utilizzato dalle madri per sgridare i piccoli e dirgli di non fare una certa cosa». L’esuberanza dei cuccioli di primati, che siano d’uomo o di gorilla, pare invece sia una costante.