Il bizzarro hotel cinese con vista sugli orsi polari

Costruito all’interno di un parco divertimenti, l’hotel è dotato di camere con vista su un recinto di orsi polari. L’operazione ha risollevato le polemiche sull’adeguatezza delle leggi cinesi per la protezione degli animali.

4 minuti | 25 Aprile 2021

Testi di Heiner Kubni
Un nuovo hotel ha aperto nella città cinese settentrionale di Harbin e gli orsi polari sono letteralmente al centro della scena. L’edificio è stato costruito attorno al recinto dove sono rinchiusi gli orsi, per consentire agli ospiti di aver sempre sott’occhio gli animali. L’apertura dell’hotel ha destato grande clamore e le organizzazioni per la protezione degli animali hanno reagito con sdegno.

A marzo, gli operatori del Parco Polare di Harbin hanno annunciato con orgoglio l’apertura del «primo hotel al mondo con orsi polari». Il recinto in cui si trovano gli orsi polari è illuminato artificialmente, ed è composto solamente da sagome di finte pietre e da un pavimento di cemento dipinto di bianco. La struttura del Parco Polare di Harbin è costruita in maniera tale da permettere che tutte le 33 camere si affaccino sul recinto.

Il sito web dell’hotel promette che: «Da ogni camera è possibile guardare gli orsi polari attraverso vetri antiproiettile e dormire con loro durante la notte». E aggiunge: «I visitatori possono guardare gli orsi 24 ore su 24 e persino cenare osservando gli animali dall’alto».

Il progetto è costato 100 milioni di yuan, vale a dire poco meno di 13 milioni di euro. L’albergo è stato progettato dalla designer russa Kozylenko Natalia Yefremovna e dal designer giapponese di parchi a tema Shuji Miyajima.

orsi polari
La struttura del recinto permette di avvicinarsi “pericolosamente” agli orsi polari. Foto: Parco polare di Harbin.

Le lacune della legge cinese sul benessere degli animali

Gli attivisti per i diritti degli animali stanno ora invitando i clienti a boicottare l’albergo. «State lontani da questo hotel che trae profitto dalla sofferenza degli animali», si legge sui social media.
«Gli orsi polari dovrebbero stare nell’Artico, non negli zoo o nelle gabbie di vetro degli acquari e ancor meno negli hotel», ha detto Jason Baker, vice presidente di Peta Asia.

«Le scappatoie nella legge cinese sulla protezione degli animali permettono alle aziende di sfruttare gli animali senza alcun riguardo per il loro benessere», ha sottolineato un portavoce del China Animal Protection Network.

A seguito di speculazioni sull’origine del SARS‑CoV‑2, le autorità cinesi hanno modificato la legge al fine di vietare il consumo alimentare di animali selvatici. Tuttavia, la medicina tradizionale cinese consente l’impiego di parti di specie animali a rischio e si tratta di una pratica ancora diffusa. Un’altra criticità riguarda poi zoo e circhi cinesi, da sempre al centro di polemiche per le condizioni inadeguate in cui gli animali sono detenuti.

orsi polari

I visitatori possono osservare gli orsi polari dall’alto e persino pranzare guardando gli animali. Foto: Parco polare di Harbin.

La versione originale di questo articolo è stata pubblicata su PolarJournal, sito di informazione che racconta le zone polari, con notizie di politica, cultura, scienza, turismo, storia.

LE NEWSLETTER DI RADAR

Le nostre newsletter sono come il resto dei nostri articoli: sono curate, attente ed escono solo quando serve (quindi non vi riempiremo la casella della posta di spam). Iscriviti per riceverle gratis.

Solar

Ogni due settimane, parliamo delle soluzioni per affrontare la crisi climatica.

Newsletter Mensile

Una volta al mese, gli aggiornamenti sugli articoli in uscita e i nostri progetti.

  • Heiner Kubni

    Heiner Kubny è uno specialista delle zone polari; dal 1997 a oggi ha visitato i poli innumerevoli volte, tra spedizioni di ricerca e viaggi a piedi.

Correlati

granchio blu

C’è ancora il granchio blu?

A più di un anno dall’inizio dell’emergenza, il meccanismo per pescare e vendere il granchio blu non sta funzionando. A fronte di una politica che non guarda al futuro, gli allevatori di vongole sperimentano sistemi di difesa per non perdere tutto.

attivismo mamme no pfas

I tanti volti italiani dell’attivismo contro i PFAS

Nel corso degli anni, in Italia è cresciuto un articolato movimento di attivismo contro la contaminazione da PFAS. Un insieme di gruppi e associazioni che hanno ottenuto risultati concreti e oggi cercano una coesione.

rifiuti plastici

Il colonialismo dei rifiuti esportati all’estero

Rifiuti difficili da riciclare vengono spediti dall'Italia e l'Europa all'estero, a volte con etichettature fraudolente. Un traffico (lecito e illecito) che esternalizza i nostri costi ambientali e sociali, in un nuovo colonialismo dei rifiuti.

scienziati attivisti

Dare l’allarme non basta più

Una nuova generazione di scienziati e scienziate ha abbracciato l'attivismo per il clima e nuove visioni politiche. Con l'idea che limitarsi a dare l'allarme sui dati della crisi climatica non abbia funzionato.