Un futuro sostenibile a portata di mano, in un video interattivo

Un video interattivo mostra una città europea del futuro. Ecco come potrebbe apparire nel 2100, se seguiamo i consigli degli esperti per affrontare la crisi climatica.

2 minuti | 30 Marzo 2022

Illustrazioni di Raphael Gschwind

 Che aspetto potrebbero avere le nostre città e le nostre vite tra 100 anni, se affrontassimo la crisi climatica esattamente come gli esperti consigliano di fare?

Secondo quanto delinea l’ultimo report del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), pubblicato a febbraio 2022, gli scenari del futuro che ci aspettano saranno drammaticamente diversi, in base alla quantità di emissioni di gas serra che riusciremo ad abbattere nei prossimi decenni. Ogni porzione di grado che riusciremo a risparmiare, sul termometro del riscaldamento globale, sarà significativa in termini di riduzione degli eventi estremi e di impatti sulla biodiversità e sulle società umane.

Attivisti ed esperti concordano: per tagliare le emissioni di gas serra in modo significativo abbiamo bisogno di un cambiamento strutturale, un cambiamento dei sistemi con cui produciamo e consumiamo, che coinvolga tutti i livelli della società. Un cambiamento di questa portata può fare paura, soprattutto se i suoi dettagli rimangono indefiniti. Per questo abbiamo chiesto l’opinione di esperte e scienziati in diversi ambiti – dall’economia alla morfologia delle coste – chiedendo loro come potrebbe apparire, tra un secolo, una società fondata sulla riduzione delle emissioni e sull’adattamento al cambiamento climatico.

Ci hanno parlato di decrescita e di biblioteche degli oggetti che prendono il posto dei negozi, di case attive che si animano quando esce il sole, di sistemi di monitoraggio per guidare le amministrazioni locali nella scelta delle giuste misure di adattamento da attuare. Ma anche dei conflitti sociali e politici che potrebbero nascere in seguito a possibili misure di adattamento future, che saranno necessarie per affrontare gli effetti del cambiamento climatico che vedremo anche nel best case scenario, nel migliore degli scenari possibili.

Guarda il video e clicca sulle interazioni per leggere le opinioni degli esperti su come potrebbero essere le città del futuro. Su dispositivo mobile, ti consigliamo di attivare la rotazione automatica dello schermo e la visualizzazione a schermo intero.

Questo video è stato prodotto con il supporto di Swiss Association of Science Journalism.

Si ringraziano Margaretha Breil, Enrica De Cian, Elisa Furlan, Paola Mercogliano e Silvia Torresan del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC); Milena Buchs dell’Università di Leeds; Iris Möller del Trinity College Dublin.

LE NEWSLETTER DI RADAR

Le nostre newsletter sono come il resto dei nostri articoli: sono curate, attente ed escono solo quando serve (quindi non vi riempiremo la casella della posta di spam). Iscriviti per riceverle gratis.

Solar

Ogni due settimane, parliamo delle soluzioni per affrontare la crisi climatica.

Newsletter Mensile

Una volta al mese, gli aggiornamenti sugli articoli in uscita e i nostri progetti.

  • Anna Violato

    Anna Violato è editor e science writer, tra i fondatori di RADAR. Scrive per testate tra cui Nature Italy e Le Scienze, collabora con lo studio di comunicazione scientifica formicablu e con diverse case editrici italiane.
    Facebook | Twitter

  • Jacopo Pasotti

    Jacopo Pasotti è un giornalista, fotografo e scrittore di temi legati all’ambiente. Dal Polo nord all’Antartide, dall’Indonesia all’Amazzonia, racconta di società umane e di natura.

    Facebook | Instagram | Twitter

  • Raphael Gschwind

    Raphael Gschwind vive a Basilea, in Svizzera, e lavora come animatore e illustratore. Ha studiato Illustrazione scientifica all’Università delle Arti di Zurigo.

Correlati

granchio blu

C’è ancora il granchio blu?

A più di un anno dall’inizio dell’emergenza, il meccanismo per pescare e vendere il granchio blu non sta funzionando. A fronte di una politica che non guarda al futuro, gli allevatori di vongole sperimentano sistemi di difesa per non perdere tutto.

attivismo mamme no pfas

I tanti volti italiani dell’attivismo contro i PFAS

Nel corso degli anni, in Italia è cresciuto un articolato movimento di attivismo contro la contaminazione da PFAS. Un insieme di gruppi e associazioni che hanno ottenuto risultati concreti e oggi cercano una coesione.

rifiuti plastici

Il colonialismo dei rifiuti esportati all’estero

Rifiuti difficili da riciclare vengono spediti dall'Italia e l'Europa all'estero, a volte con etichettature fraudolente. Un traffico (lecito e illecito) che esternalizza i nostri costi ambientali e sociali, in un nuovo colonialismo dei rifiuti.

scienziati attivisti

Dare l’allarme non basta più

Una nuova generazione di scienziati e scienziate ha abbracciato l'attivismo per il clima e nuove visioni politiche. Con l'idea che limitarsi a dare l'allarme sui dati della crisi climatica non abbia funzionato.