Tra giugno e settembre, le due imbarcazioni a vela di Sailing for Blue Life seguiranno una rotta lungo l’Adriatico, lo Ionio, il Tirreno Meridionale e Malta, con a bordo turisti e ricercatori di diversi progetti scientifici. Un’occasione (ancora aperta) per gli appassionati di mare e natura per partecipare in prima persona ad attività ed esperienze normalmente accessibili a pochissimi addetti ai lavori: il progetto infatti unisce turismo sostenibile e citizen science, o scienza partecipativa, un modello di ricerca in cui i cittadini raccolgono dati e osservazioni che poi saranno usati dai ricercatori. Quello della citizen science è un modello che negli ultimi anni sta crescendo in tutto il mondo, e a cui viene riconosciuta la doppia potenzialità di raccogliere dati di qualità e di sensibilizzare le persone coinvolte a temi scientifici – come la perdita di biodiversità o la diffusione di specie aliene.
Salendo a bordo delle barche di Sailing for Blue Life ci sarà la possibilità di partecipare a uscite di foto-identificazione di delfini. Ma anche di scendere in acqua durante immersioni guidate dalla resident biologist Carlotta Santolini, per segnalare l’eventuale presenza di specie aliene, un crescente problema per gli ecosistemi del Mediterraneo. Ci sarà anche la possibilità di ottenere la certificazione di Basic Research Operator, grazie a un corso nell’ambito del progetto MPA-ENGAGE per il coinvolgimento dei subacquei ricreativi in azioni di citizen science nelle Aree Marine Protette del Mediterraneo.
Si navigherà a vela, per limitare il disturbo sonoro e le emissioni di CO2, e si faranno numerose tappe in luoghi di interesse naturalistico come i centri di recupero tartarughe marine (CTRM) e le località sulle coste di Italia, Montenegro, Albania, Croazia e Malta. In alcuni casi, si potrà prendere parte anche al rilascio di tartarughe marine: esemplari feriti che vengono curati da gruppi come Fondazione Cetacea e poi reimmessi nell’ambiente naturale, una volta guariti.
Reinventare il turismo
Durante la pandemia ci siamo abituati a spazi aperti, spostamenti brevi e esperienze meno di massa. Le limitazioni ci hanno costretti a cercare modi diversi di viaggiare rispetto al passato. Potrebbe essere un’occasione unica per resettare almeno in parte il turismo, cercando esperienze in grado di combinare le nostre necessità con quelle dell’ambiente.
Per maggiori dettagli sulla rotta e per prenotare visita il sito di Sailing for Blue Life o scrivi a info@sailingforbluelife.org