Hai da accendere? Salute e medicina nei francobolli italiani

Nell'ultimo secolo, i francobolli italiani sono stati uno specchio delle campagne di salute pubblica e gli avanzamenti della medicina, dalla malaria alla lotta contro il fumo.

9 minuti | 8 Novembre 2022

Nella rubrica Storie su busta, il divulgatore scientifico (e appassionato di filatelia) Stefano Bertacchi racconta le storie nascoste nei francobolli. Apparentemente insignificanti pezzi di carta, in realtà i francobolli sono uno specchio di come cambiano il presente e la cultura.

Non lo scoprite certamente da me: la medicina è un argomento pop, semplicemente perché riguarda tutti noi. Tutto ciò che coinvolge la salute umana, attira sempre l’attenzione, che sia mediatica, sociale, economica e politica. 

I francobolli anche in questo non fanno eccezione, in quanto la medicina è un tema in cui molti filatelici possono facilmente specializzarsi. Trovando anche diverse sotto-tematiche che approfondiscono aspetti differenti del settore sanitario, dalla lotta a specifiche patologie ai congressi scientifici, passando per enti quali la Croce Rossa. 

In questo articolo mi focalizzerò su medicina e francobolli italiani, limitando ulteriormente la scelta a pezzi presenti nella mia collezione personale: l’invito è quello di esplorare l’oceano filatelico dedicato al tema della salute. D’altronde, trovare i francobolli dovrebbe essere facile; vi invito intanto a pensare in quale luogo andreste per comprarne uno, in quanto sarà utile più avanti nel discorso.

Il bastone di Esculapio

Il simbolo internazionale della medicina è il bastone di Esculapio (o Asclepio), in cui il serpente si arrotola intorno alla verga. Le Poste Italiane hanno usato questa immagine evocativa già nei primi anni della Repubblica, per esempio per promuovere nel 1949 la seconda assemblea mondiale della sanità a Roma e nel 1962 per la campagna mondiale per l’eradicazione della malaria, causata dal protozoo Plasmodium falciparum

In particolare, molte nazioni del mondo hanno emesso francobolli proprio sul tema della malaria. Come nel caso dell’Italia, risulta spesso protagonista la zanzara anofele, vettore del patogeno e parte integrante del ciclo della malaria. 

Vediamo in questo esempio quindi una combinazione di comunicazione, scienza e sanità pubblica, con un risvolto mondiale, proprio per l’evidente necessità di uno sforzo globale per sconfiggere la malaria. Obiettivo che, purtroppo, non abbiamo ancora raggiunto ovunque.

A sinistra, Seconda Assemblea Mondiale della Sanità a Roma (1949); a destra Il mondo unito contro la malaria (1962).

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Celebrazioni ed eventi

La dimensione internazionale ritorna anche per evidenziare al pubblico italiano importanti eventi scientifici che avvengono sul nostro territorio: in particolare l’alimentazione è spesso protagonista. Forse la narrazione nazionale dell’importanza del cibo ha aiutato nella selezione di questi eventi specifici, regalandoci alcuni francobolli negli anni Novanta. 

Roma sempre protagonista, in questi casi nel 1992 della Conferenza Internazionale sulla Nutrizione, nel 1996 del Vertice Mondiale sull’Alimentazione e nel 2000 quale capitale agro-alimentare mondiale dell’ONU.

medicina e francobolli

Francobolli dedicati a eventi connessi all’alimentazione avvenuti a Roma, emessi nel 1992, 1996 e 2000 (da sinistra a destra).

francobolli e sanità pubblica

Se è vero che il cibo è per definizione convivialità e condivisione, anche la salute si basa su questi principi (o quantomeno dovrebbe, purtroppo non è sempre così). La donazione di sangue è fortunatamente un fenomeno diffuso: nel 2020 è garantita in Italia l’autosufficienza per il sangue, nonostante un calo nei donatori (oltre 1,5 milioni) dovuto probabilmente all’effetto della pandemia. 

L’importanza di donare sangue viene evidenziata dalle Poste Italiane nel 1977 con una serie di due valori, dai caldi toni rossi. Nello stesso anno viene pubblicata anche una coppia di francobolli dedicata alla lotta contro la droga, con immagini policrome, raffiguranti una rete spezzata formata da serpenti e un manichino che regge un papavero.

donazione sangue

Due serie del 1977 dedicate alla donazione di sangue (a sinistra) e alla lotta contro la droga (a destra).

In questo contesto quindi i francobolli fungono quasi da monito, con lo scopo di ricordare alcuni aspetti che hanno a che vedere con la salute personale e di sponda con la sanità pubblica. 

Non stupisce quindi che nel 1989, nel bel mezzo dell’epidemia di AIDS, l’Italia abbia emesso un francobollo che recita «AIDS – Difenditi!», insieme all’immagine stilizzata del virus HIV confinato da quattro muri. Forse fin troppo semplicistico, quasi un ordine militare, che poco istruisce le persone a come difendersi dal virus o a come si trasmette. 

Tanto per rimanere in tema di collezionismo, messaggi più indicativi sono quelli presenti invece sulle schede telefoniche emesse da Telecom Italia nel 1996 e nel 1998, in cui per esempio viene promosso l’uso del preservativo e dei test.

Tabacco e prevenzione

Dal punto di vista grafico un francobollo molto evocativo è invece quello emesso nel 1982, per la lotta contro il fumo: una mano scheletrica accende a una persona una sigaretta, che è in realtà la miccia per una bomba tra i polmoni. Un’immagine sicuramente forte e di impatto, che evidenzia i gravi danni che il fumo causa al nostro corpo, soprattutto all’apparato respiratorio.

Il paradosso è che le stesse Poste Italiane celebravano nel 1950 la conferenza europea del tabacco, tenutasi a Roma: nella serie di tre valori dai bellissimi colori pastello vengono mostrate varietà coltivate in Italia. E qui torno alla domanda iniziale: dove andate a comprare i francobolli? Oltre alle poste, le tabaccherie sono rivenditrici di sali, tabacchi e valori bollati appunto.

Avrei voluto tanto esserci nell’82 solo per vedere la faccia del tabaccaio che ti vende il francobollo della bomba, magari insieme al pacchetto: abbiamo visto nel tempo come purtroppo questo messaggio non sia stato sufficiente, ed è stato necessario introdurre immagini e scritte di impatto sui derivati del tabacco.

medicina e francobolli

A sinistra, francobollo dedicato alla difesa dall’AIDS (1989), al centro alla lotta contro il fumo (1982), a destra alla Conferenza Europea del Tabacco di Roma (1950), raffigurante Kentucky Italia, la sola varietà di tabacco che dà vita al sigaro Toscano.

Croce Rossa e guerre mondiali

Se oggi queste scelte ci fanno alzare le sopracciglia, andiamo ancora più indietro nel tempo, facendo un salto di oltre un secolo. Il Regno d’Italia, infatti, nel novembre 1915 dedica una serie di quattro valori alla Croce Rossa: il tempismo è chiave, in quanto siamo pochi mesi dopo dall’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale.

Nel francobollo da dieci centesimi il supporto alla Croce Rossa è in realtà oscurato da valori nazionalistici: una bandiera italiana, corredata di stemma sabaudo al centro, è la vera protagonista dell’immagine. Decisamente più incentrato sulla Croce Rossa Italiana è invece il valore del 2014, dedicato ai 150 anni dell’ente, e in cui campeggiano i valori della CRI.

Francobolli dedicati alla Croce Rossa Italiana, distanti tra loro 99 anni. A sinistra valore del 1915, a destra del 2014.

Questi francobolli italiani ci hanno permesso quindi di fare un viaggio lungo oltre cento anni, approfondendo tantissimi aspetti del mondo della salute. I francobolli non celano dietro solo filigrana, saliva o colla, ma anche storie di comunicazione e sanità pubblica, da cui possiamo solo imparare.

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